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750 Meccanismi P1


2 L’opera è la traduzione, del libro del libro di Henry T. Brown, Five hundred and seven mechanical movements, embracing all those which are most important in dynamics, hydraulics, hydrostatics, pneumatics, steam engines. mill and other gearing ... and including many movements never before published, and several which have only recently come into use. New York 1868. La prima traduzione, anteriore al 1893, venne fatta dall’Ing. F.Cerruti. Nel 1918 venne ampliata di 100 meccanismi a cura dell’ing. Malavasi e poi portata a 750 meccanismi nell’ottava e ultima edizione del 1938. La digitalizzazione è stata eseguita per il sito www.earmi.it a soli fini culturali e ne è vietata l’utilizzazione per usi commerciali. www.earmi.it 3 750 MECCANISMI 1. - Trasmissione di forza o di moto per mezzo di due pulegge e di una cigna aperta, od anche di una corda (come al n. 22). In questo caso le pulegge girano nello stesso senso. 2. - Differisce dal N. 1 per essere la cigna, o la corda, incrociata invece che aperta; e perciò le pulegge girano in senso contrario. www.earmi.it 4 3. - Collocando sull'albero mosso tre pulegge accostate, quella di mezzo fissata sull'albero e le altre due di fianco folli, ed impie- gando due cigne, l'una aperta e l'altra incrociata, si può invertire la rotazione dell'albero mosso od anche arrestarlo. Quando le due cinte si trovano equidistanti dalla puleggia cen- trale, ossia una sulla puleggia folle di sinistra e l'altra sulla pu- leggia di destra (fig. b) allora l'albero rimane fermo, spostando ora le cinte si può allora far ruotare l'albero mosso nel senso del- l'albero motore, o in senso contrario, secondo che si porta sulla puleggia fissa la cigna aperta (fig. a), oppure quella incrociata (fig. c). 4. - Cinta semincrociata per trasmettere il moto a due alberi in- crociantisi ad angolo retto. 5. - Puleggia a gradini, o coni di pulegge, per torni e altre mac- chine utensili, per variare la velocità secondo il lavoro che si de- ve eseguire. 6-7. - Pulegge coniche per lo stesso scopo. Sono adoperate nelle macchine di filatura del cotone onde poter variare la velocità per gradi. www.earmi.it 5 www.earmi.it 6 www.earmi.it 7 8-19. - Sono esempi di trasmissioni con rulli tenditori o di guida e di alcune delle loro principali disposizioni. 20. - Disposizione per trasmettere il moto, da un albero ad un al- tro albero ad angolo retto col primo, per mezzo di rotelle di guida e rulli di rinvio. Questi rulli sono due, messi l'uno a fianco dell'al- tro, cioè uno per cadaun tratto di cigna. 21. - Disposizione per trasmettere il moto da un albero ad un al- tro, formanti un angolo retto fra loro e giacenti sul medesimo piano. Qui si fa uso d'una corda incrociata. Si può anche adope- rare una corda aperta, ma quella incrociata è preferibile, perché abbraccia una parte maggiore della puleggia motrice. 22. - Assomiglia al N. 1, coll'aggiunta di un rullo di tensione B. Quando questo è spinto contro la corda o la cigna, questa si tende e diventa capace di trasmettere il movimento; se invece il rullo viene tirato indietro, la corda si allenta e non può trasmettere il moto. www.earmi.it 8 23. - Imprimendo un moto di va e vieni alla leva fissata alla mez- za puleggia, la corda attaccata od avvolta a questa imprime un moto alternativo alle altre due pulegge. 24. - Meccanismo per trasmettere la rotazione a una puleggia mobile (quella al basso della figura). Per mantenere costante la tensione della corda di trasmissione, al- lorquando questa puleggia si alza o si abbassa, si accavallano i due tratti di corda su due pulegge A, montate folli su di un albe- rello, portato da un telaio scorrevole tra guide (non figurato e quindi non visibile nel disegno) sospeso a mezzo di una fune ac- cavallantesi su due rulli B B e portante un contrappeso C, che in tal modo tende costantemente la corda di trasmissione. www.earmi.it 9 25. - Puleggia ordinaria per cinghia piatta. 26. - Puleggia a gola per corda. 27. - Tenditore per montare e tendere le cinte sulle pulegge. www.earmi.it 10 www.earmi.it 11 30. - Puleggia a V per corda. 31. - Puleggia a V con scanalatura resa scabra per aumentare l'a- derenza colla corda. 32. - Ruota per condurre una catena od esserne condotta. 33. - Puleggia a scanalatura per condurre una cinghia od esserne condotta. 34. - Carrucola semplice per sollevare pesi. La forza motrice, o potenza, deve per l'equilibrio eguagliare il carico, o la resistenza, 35. - Combinazione di una carrucola come la precedente con una carrucola mobile. L'un de' capi della corda essendo fisso in alto, www.earmi.it 12 l'altro, a cui è applicata la potenza, deve muoversi con una velo- cità doppia di quella con cui ascende il carico. Si ottiene una di- minuzione corrispondente della potenza. 36. - Taglie. La potenza per equilibrare il carico si ottiene divi- dendo quest'ultimo pel doppio del numero delle carrucole della taglia inferiore. 37. - Pulegge di White. Cadauna di esse può esser composta di carrucole folli separate, oppure da una sola carrucola con scana- lature di diverso diametro. I diametri sono nelle proporzioni di 1, 3 e 5 per l'una, e di 2, 4 e 6 per l'altra carrucola. Potenza 1/7 della resistenza. 38-44. - Diverse disposizioni e combinazioni di carrucole. www.earmi.it 13 45. - Carrucola o taglia differenziale. È basata sullo stesso princi- pio del verricello cinese n. 46. Esso consiste di due ruote riunite e solidali fra loro, ossia in un sol pezzo, fornite di gole nelle quali si alloga una catena. Una di queste gole, C A C', è di diametro un poco più grande dell'altra D D' . Una catena senza fine si avvolge e si svolge sopra questa doppia carrucola nel modo seguente: Cominciando dal punto segnato F, dove è applicata la potenza, su quella porzione di catena che è segnata 1, la catena si accavalla sulla ruota più grande della carrucola superiore, di là scende giù in 2 per avvolgersi sotto la carrucola o puleggia inferiore B, risale su in 3 per passare sulla ruota più piccola, ed infine ridiscende giù in 4 per riunirsi in 1. Quando agisce la potenza F, la catena è tirata in giù e la carrucola superiore comincia a girare, allora il tratto 2 di catena si avvolge intorno alla gola più grande, nel mentre che il tratto 3 si svolge dalla più piccola, ed il carico P a- scende lentamente. Per un giro della doppia carrucola superiore lo spazio percorso dal carico è eguale alla metà della differenza fra la circonferenza della carrucola più grande e di quella più pic- cola, precisamente come nel verricello cinese. www.earmi.it 14 La taglia differenziale possiede una rimarchevole proprietà, e cioè che il carico con essa innalzato, quando non agisca più la potenza, rimane sospeso senza alcuna tendenza a precipitare. www.earmi.it 15 46. - Argano cinese fondato sugli stessi principi della vite diffe- renziale del n. 247. Lo spazio percorso dalla puleggia ad ogni gi- ro del verricello è eguale alla metà della differenza fra la più grande e la più piccola circonferenza dei due rulli. 47. - Altra disposizione pel verricello cinese descritto nel n. 46. 48. - Argano. Si fa girare l'argano per mezzo di aste infilate nella sua testa. Così la corda viene avvolta sul rullo. Il moto retrogrado di questo è impedito da un nottolino di arresto. 49. - Catena a maglie ordinarie. 50. - Catena a maglie rinforzate con traverse, si impiegano in ma- rina per le ancore. 51. - Catena ad elementi snodati in ghisa malleabile. Si impie- gano per elevatori e per trasmissioni con piccola velocità. www.earmi.it 16 52. - Catena come la precedente di facile giunzione e sgiunzione e ricambio di qualunque elemento. 53-54. - Catene Galle a piastrine e perni. Servono tanto per solle- vare pesi come per trasmissioni. 55-58. - Trasmissione di movimento per mezzo di ruote dentate e di catene. www.earmi.it 17 59. - Catena dentata Renold per trasmissione. 60. - Trasmissione a catena, usata altre volte negli orologi. Nel- l'interno del tamburo di sinistra vi agisce una molla spirale la quale, svolgendosi, lo fa girare; e quindi, per mezzo della catena, gira anche il fuso a spirale conica di destra. Appunto per la forma conica del fuso, la forza della molla che è variabile mentre si svolge, sorte compensata, poiché la catena agisce sul raggio mi- nore del fuso quando là molla è in piena carica e quindi esercita il suo massimo sforzo sul minimo raggio del fuso, e man mano che la molla va scaricandosi esercita uno sforzo che va diminuendo, ma però (avvolgendosi la catena sul tamburo e svolgendosi dal cono) lo esercita sopra di un raggio del fuso che va invece inver- samente crescendo, così che lo sforzo di torsione effettivamente esercitato sull'albero del fuso rimane pressoché costante. www.earmi.it 18 61. - Ingranaggio di due ruote dentate cilindriche. 62. - Ingranaggio di due ruote dentate coniche. 63. - Ingranaggio di una ruota cilindrica con una ruota a corona. 64. - Ruota a tre denti muniti di rulli di frizione che muove una ruota a sei scanalature radiali. 65. - Trasmissione di moto fra due assi perpendicolari l'uno al- l'altro e non posti nello stesso piano. La sporgenza a spirale del disco fa girare la ruota cilindrica, spostandone un dente ogni giro. www.earmi.it 19 È applicata per tassametro delle carrozze pubbliche. 66. - Ingranaggio con ruote quadrate. Costituisce un sistema di trasmissione a velocità variabile. 67. - Ingranaggio di una vite perpetua con una ruota dentata eli- coidale. Per ogni giro della vite la ruota si sposta di un dente se la vite è ad un filetto, di due denti se la vite è a doppio filetto, ecc. 68. - Vite perpetua e ruota dentata. Modificazione del n. 48. Usa- si quando è necessaria una grande regolarità nel movimento ed occorre per questo un grande sforzo. 69. - Ruote a frizione per trasmettere il moto fra assi paralleli. L'aderenza si aumenta facendo scabre le superfici a contatto per- ché mordan bene; spesso si guarnisce di pelle o di caucciù una delle ruote. www.earmi.it 20 70. - Ingranaggio di due ruote dentate ellittiche, che servono a produrre una velocità variabile nel rapporto fra gli assi maggiore e minore delle ellissi. 71. - Ingranaggio di un rocchetto con una ruota a dentatura in- terna. Qui il senso della rotazione è il medesimo pei due assi, mentre è contrario nell'ingranaggio della fig. 61. 72. - Rotazione a velocità variabile prodotta con un moto rotato- rio uniforme. L'asse del rocchetto è mobile e guidato nella feri- toia o scanalatura di una leva che gira folle sull'asse della ellisse dentata. L'ingranamento fra il rocchetto e l'ellisse è mantenuto dalla tensione di una molla www.earmi.it
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